Metropoli, paesaggio, industria – di Sabrina Ortolani
L’estetica di un paese si misura attraverso l’esperienza del paesaggio urbano. Metropoli, industria, macchine: la pittura fissa l’istante e prefigura il sogno. Di tanto in tanto sbucano supereroi, sulla tela e sui muri. Aspirazioni di un mondo immaginario, immerse nella realtà del quotidiano.
Palazzi, fabbriche, tangenziali: una piccola macchina percorre questi scenari, basta affacciarsi al finestrino, abbassare il vetro, sentire l’aria tra i capelli e il gioco è fatto. La città si svela, è un percorso pittorico tra reale e irreale, un tragitto nel quale ti perdi. Attraverso la tela, ogni tanto ti ritrovi. Bisogna solo mettere insieme i pezzi per ricostruire la strada.
I frammenti urbani si moltiplicano man mano che la macchina procede e la tela si riempie di colori. Roma. Alzare lo sguardo e osservare, solamente questo dobbiamo fare. I palazzi della metropoli, al centro e in periferia, riflettono sempre una luce multiforme.
I relitti sul Tevere cambiano la loro essenza e diventano architettura, basta fare un salto con l’immaginazione. Colori e dinamica, le forme si liberano e costruiscono nuove prospettive urbane. La realtà diventa astrazione. Anche Gundam può camminare per Roma, attraversando la periferia fatta di cemento e margini corrosi. Una tela bianca, solamente questo. E il mondo può essere catturato per sempre, dipinto con gli occhi spalancati, coscienti di muoversi all’interno di una città fatta di prospettive imprevedibili.
Sabrina Ortolani
Pittrice (www.sabrinaortolani.it). Dipinge paesaggi metropolitani e industriali. Ha vinto numerosi premi tra cui: primo Premio al concorso nazionale “Andrea Pazienza”, San Severo (1996); primo Premio al concorso nazionale “Rocco Addamiano”, Nova Milanese, e Menzione d’Onore al concorso nazionale “Profilo d’Arte”, Milano (2006). Nel 2011 è stata selezionata per il catalogo EcoArt Book nell’ambito del Premio Acea EcoArt 2010. È tra gli artisti segnalati dalla giuria del Premio Combat. Tra le esposizioni personali: nel 2004 ha esposto a Milano presso la Casa di Tolleranza di Giorgio Del Basso con la mostra “Sonorità Periferiche”; nel 2006 a Nepi presso la Galleria Puntarte di Carlo Scaparro con la mostra dal titolo “Strutture e Margini”; nel 2010 con la mostra “CONCRETE” a cura di Paolo Balmas alla Galleria Endemica di Roma e nel 2011 presso il teatro Palladium (Roma) con la mostra “Buildscapes” a cura di NUfactory. Tra le pubblicazioni: “Roma Visionaria” a cura di Lucia Collarile, Giulio Perrone Editore. Numerose le collettive a cui ha partecipato: “Città Aperta” a cura di Artedì alla Galleria Spazio 120 (Roma, 2011); “Adrenalina 1.2” presso Centrale Montemartini (Roma, 2010); “Archiviarti” di Fabbrica Borroni, Bollate (Milano, 2009); “XII Premio Internazionale Massenzio Arte” a Roma (2008).