Domenico Dara, “Appunti di meccanica celeste” – di Chiara Persia
IO LEGGO 2.0 – Girifalco è un piccolo paesino calabrese.
A Girifalco ci sono gli abitanti, i loro luoghi, le loro vite.
Come in ogni micro realtà, ognuno e ogni cosa diventa un topos universalizzabile e conduce il lettore dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande.
In Appunti di meccanica celeste, l’autore si sofferma su sette personaggi e sulle loro condizioni tutte accomunate da un mancato movimento: sono persone sospese, le cui vite sono incompiute oppure annodate oppure incomplete oppure sfiorite, apparentemente immobili e bisognose di una spinta, in qualunque direzione.
Nella notte di San Lorenzo, i desideri vengono affidati alle stelle cadenti e il giorno successivo in paese arriva un circo: la contorsionista, il lanciatore di coltelli, l’equilibrista, il domatore, il direttore, tutti hanno nomi di angeli biblici, nomi ad una prima lettura difficili anche solo da pronunciare e poi “che stranezza” quell’irrompere, di tanto in tanto, delle parole smozzicate della preghiera cristiana all’Angelo Custode…
Eppure tutto si tiene magicamente in questo secondo romanzo di Domenico Dara che, a due anni di distanza dall’esordio con Breve trattato sulle coincidenze, torna sul luogo del suo esordio che è anche il suo vero paese d’origine: Girifalco diviene allo stesso tempo origine e archetipo del mondo e dell’umanità, raccontata nelle sue innumerevoli sfaccettature dell’animo.
Appunti di meccanica celeste è un libro che segue chi lo legge anche quando resta sul comodino o poggiato su un tavolo: riesce ad avvolgere tutto con la fantasia.
Nelle sue pagine: anche il dolore è reso più mite e tollerabile, le delusioni hanno un sapore meno aspro, persino le vendette assumono un aspetto perdonabile e quasi condivisibile.
I protagonisti irrompono nella vita reale di chi li impara a conoscere pagina dopo pagina, diventano compagni dei giorni che occorrono per arrivare alla fine della storia, entrano in ciascuno perché ognuno è anche – in parte – simile a loro: ognuno porta una perdita, una scomparsa, una omissione, una mancata scelta, una memoria che il tempo deforma, un progetto sgretolato, un sogno troppo a lungo carezzato.
E nel grande gioco delle coincidenze, i movimenti dell’uomo e del cosmo acquistano una comune sonorità, sembra quasi si influenzino a vicenda, sono spiegati senza la pretesa di teorizzare una nuova verità; i movimenti dell’uomo e del cosmo sono parte dell’eternità senza inizio né fine, sono ampi e microscopici, hanno eco roboanti o appena sussurrate.
In una rete di costellazioni e casualità, di parole dialettali e colte, di ricordi e di presente, di scommesse e cattiva sorte, l’autore consegna una storia di destini sovvertiti e miracoli terreni, una fiaba letteraria che invita e suggerisce uno sguardo sulla realtà che vada oltre le comuni apparenze.
Domenico Dara indica, al di là del titolo assai evocativo, anche nell’epigrafe il suo intento, con parole di Pessoa, più precisamente del Faust: “Il mistero dell’Universo, l’unico mistero, tutto in tutto, è che ci sia un mistero nell’universo, è che ci sia l’universo, qualche cosa, è che ci sia l’essere”.
Tra uomini e astri non esiste differenza: si muovono da sempre e per sempre seguendo traiettorie infinite, casuali, visibili, sconosciute, scientifiche, religiose.
Tra uomini e astri non esiste differenza: si incontrano, si sfiorano, si influenzano, si scrutano, si studiano, si invocano, si imprecano, si disconoscono.
Tra uomini e astri non esiste differenza: è solo vita.
Chiara Persia
[ Domenico Dara – Appunti di meccanica celeste – Nutrimenti Editore 2016 ]
Chiara Persia
Chiara Persia (Radio Rai) – Autrice e curatrice di trasmissioni radio televisive tra cui Atlantis e Black Out (Rai – Radio2), Radio3 Suite e Appunti di Volo (Rai – Radio3); Eppur si muove con Beniamino Placido e Indro Montanelli (Rai3), Fantastico ’90 (Rai1), Serata d’Onore (Rai2), Arriva la cicogna (Canale5). Si è occupata e si occupa di comunicazione culturale, sociale e istituzionale.