Nuove città analog(ic)he / Bestiario urbano – di Massimo Gasperini
Connessioni e concatenazioni architettoniche, colori e forme, disegni come prefigurazione di spazio reale, quello che viene prima della materia. Un percorso verso la ricerca di un nuovo rapporto tra artificio, struttura e natura. I quaderni neri narrano di figure reali o artificiali, ricercate con ossessione nelle pagine bianche. Un progressivo radicamento dell’esperienza. Sperimentali provocazioni figurative.
Sono organismi immaginari e metafore architettoniche, paesaggi simbolici, epifanie di luoghi. Forse sono cortocircuiti metodologici al di fuori di una lettura dello spazio reale, al di fuori dell’interpretazione architettonica. Luoghi simbolici che manifestano uno stato di disagio nei confronti di certe condizioni urbane.
Archetipi, simboli, espressioni inconsce che si concentrano nelle forme disegnate. Per dar vita alle ‘città analoghe’, evidente segno di perdita della sostanza stessa dell’architettura. Sono artifici distanti dai manufatti umani e dalla presenza dei loro creatori. Rappresentano contrapposizioni e distanze urbane, trasformazioni di una città effimera in fuga verso realtà ignote.
Memorie, la città e i suoi spazi, i suoi percorsi: tutto viene fagocitato dalle strutture che creano nuovi scenari urbani. Una perenne metafora della nostra società contemporanea, delle nostre ansie, delle nostre paure, del nostro dover essere perennemente moderni.
Mondi rappresentati che nascondono la voglia di inserirsi nella realtà materica. Visioni immaginarie dove non è contemplata la presenza dell’uomo: rimangono solamente i segni del suo passaggio, della sua esistenza, attraverso i relitti architettonici. Sono riflessioni guidate dal disegno che si trasformano in nuove connessioni e nuove visioni critiche.
Massimo Gasperini
(Pisa, 1971) architetto e dottore di ricerca in Scienze della Rappresentazione, già docente incaricato nelle Facoltà di Architettura di Firenze e di Genova, fonda nel 2003 lo studio Archèlab occupandosi di progettazione architettonica e urbana alle diverse scale di intervento. Dal 2007 è Consigliere direttivo del CISPUT, Centro Internazionale per lo Studio dei Processi Urbani e Territoriali. I suoi progetti sono stati esposti alla Biennale di Architettura di Venezia e in altre esposizioni nazionali. I suoi disegni sono pubblicati su importanti riviste digitali tra cui The Architectural Review Folio. Tra le principali pubblicazioni monografiche inerenti il disegno d’architettura e di paesaggio si annoverano: Shining Dark Territories. 100 thoughts of architecture (con A. Melis, Pisa 2015), Saverio Muratori. Architetture interrotte/Unbuilt Masterworks, (Pisa, 2012), Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Corso di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006). Dal 2009 è direttore delle collane editoriali Architetture/Paesaggio (Istos Edizioni) e Le ragioni del disegno (ETS).